Ci sono incontri magici nella vita. Dove guardarsi negli occhi, senza dire nulla, basta per capire tutto. Poi c’è la morte, che pare tagli quel legame indistruttibile, che, invece, semplicemente si trasforma.
Da questo senso di trasformazione, abbiamo deciso di piantare un albero, per ogni persona che ha lasciato questo mondo, che abbia un significato intrinseco per noi e che la rappresenti.
Per questo abbiamo scelto l’eucalipto per un caro amico strombolano, una pianta imponente, ma anche dalle grandi proprietà medicamentose, il cui nome deriva dal greco εὖ, “bene”, e καλύπτω, “nascondere”. Oggi l’albero ci concede le sue foglie che, a nostra volta, abbiamo donato a un’amica per crearne l’oliolito.