Per l’ultima silloge di Ilaria Biondi, amica e poeta, dal titolo “Il silenzio degli alberi” pubblicata da Le Mezzelane CE, ho scritto una breve postfazione.
C’è un luogo dell’anima per tutti noi, quello di Ilaria è l’Appennino: colonna vertebrale del suo corpo di poetessa, un solco, cicatrice riconoscibile nel suo sguardo, leggero e introverso, e nel suo corpo fibroso fatto di lunghi silenzi, di lunghi abbandoni, di rinascite e di ascolto, di spine.