“Un lungo viaggio in treno. Il rumore, in sottofondo, dello sferragliare sulle rotaie e lo sguardo fuori dal finestrino. Un viaggio affascinante, tra colline laghi e sentimenti. Un viaggio intimo e delicato nei labirinti dell’animo. È così che mi sono immaginata mentre ero immersa nella lettura dei versi di Moka. Una poesia ricca di intimità, di calore, di temi a me cari: il ricordo, lo scorrere del tempo, il ritorno.”
Inizia così l’articolo di Federica Sanguigni sul blog da lei gestito, insieme alla collega Roberta Recchia, “Parole ad Arte“, nato dalla lettura della mia silloge “Un tempo assente” (edita da Le Mezzelane Casa Editrice).