Lo specchio che imprigiona il poeta…
La poetica di Diego Baldassarre non delude mai, anche se nelle prime pagine le sue poesie tendono a essere più costruite, quasi artificiali, come se lo specchio che imprigiona il poeta proponesse un riflesso non suo, a un certo punto, però, il poeta decide che il tempo a disposizione esiste ed è altrove, è necessario allontanarsi, sparire, lasciando delle tracce di inchiostro per chi lo cercherà, per ritrovare se stesso, allora lì il nervo del suo verso torna prepotente, il guizzo del genio ricomincia a brillare.
Moka