…dolori per farne sedimento, trama e traccia.
Postfazione
Le poesie di Alessandra Montesanto sono lettere aperte, lettere a se stessa. La carta di riso è un filtro di grana grossa e al contempo delicata in cui accogliere tutte le tenui gioie e i dolori per farne sedimento, trama e traccia.
Le sue parole, dedicate alle persone amate, alla natura, sono il ringraziamento per il sostegno invisibile che donano all’anima fragile ed effimera della poetessa, sono parte della trama: le immagino come fiori e fibre forti, spezzate, impresse nel processo di creazione del “washi”. Nostalgia, malinconia, gentilezza, tormento, intrecciati nell’anima perennemente in equilibrio sul filo tagliente della vita.
Come carta di riso è una silloge necessaria per lib(e)rare la propria anima, per imprimere il segno indelebile dell’evoluzione a poeta, un dono confezionato per sé con la carta, dalle sfumature antiche, da svelare al momento propizio.
Moka