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L’ira notturna di Penelope di Antonella Sica

l’ira è un atto di fede che alimenta il fuoco della ricerca…

L’ira notturna di Penelope è una trama nascosta che conduce alla scoperta; l’ira è il monologo del proprio vissuto e la certezza di non sapere molto, ma anche la prontezza della meraviglia, l’ira è un atto di fede che alimenta il fuoco della ricerca, attraversa con sguardo femmineo il mondo, con gesti ripetuti, talvolta incauti. L’osservazione dalle finestre delle case, in cui ha respirato la Penelope dei giorni nostri, in cui è cresciuta e cambiata, addirittura attraversandone le stanze come fossero le proprie viscere; nella pressante quotidianità che la rende fuori luogo e in tutti i luoghi, in cui comprendere la propria gestazione interiore femminile. È la poesia la forza per ricominciare tutto da capo, se necessario: strappare, cancellare, urlare amore, dolori, rivincite, riscatti e poi tornare al mare che riluce di quella presenza costante dove l’autrice sa di poter naufragare per riemergere sempre più forte.

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