Le poesie di Moka sono leggiadre e pesantissime. Così leggiadre che le ho lette… al volo. Così pesanti da averci messo del tempo a rileggerle nuovamente. Adoro, ma nel vero senso della parola, “L’umanità si frantuma sul vetro dell’autobus”. Anche qui, infatti, si è di fronte alla delicatezza (il fiore) e alla ferocia (la svastica, le punte, l’indifferenza. La leggerei a scuola, questa poesia). È un dualismo in grado di spezzarmi. Ed è questo ciò che provo con le poesie di Moka: talvolta mi sento spezzata, malinconica, forse anche triste. Con altre, invece, la sua forza prende vita e richiama la mia. Lettura più che consigliata: sognata, direi.
Grazie ad Alex Brug, forte lettrice