…perché la morte è più forte del dolore.
Narrazione di un dolore ereditato, di una corruzione annidata nel sangue, ed è vero per molto tempo – troppo – resta l’unica insana ragione nella mente. Scorre nelle vene l’alienazione della dipendenza. Sangue corrotto in sottrazione di parole, di singhiozzi, di fiato corto, monco. Violenza psicologica, negazione di sé e della propria esistenza, sottomissione all’indemoniata ricerca e al desiderio incolmabile di comprensione; l’unica colpa è quella d’essere affamate d’amore, anche di quello sbagliato, quel tormento inspiegabile persuade di averne bisogno per sopravvivere perché la morte è più forte del dolore.
Moka